Bamnipal, nelle profondità dell’Odisha, uno stato sulla costa orientale dell’India. È pomeriggio, la temperatura si aggira intorno ai 40 gradi. La nostra auto, che trasporta la squadra di reporter e cameramen della ESPN, percorre una strada di campagna fiancheggiata da vegetazione sparsa, quando improvvisamente una serie di grandi cumuli oscuri si profila all’orizzonte. Su ogni cumulo ci sono donne vestite di sari che siedono sulle loro cosce, roteando magneti a forma di disco con movimenti quasi ritmati. Quando la superficie magnetica è coperta da depositi granulari, la svuotano in sacchi di iuta legati intorno alla vita. Stanno raccogliendo scorie, o rifiuti metallici, da vendere al commerciante di rottami.

Un chilogrammo di scorie può valere un massimo di 15 rupie (circa 20 cent), a seconda della qualità; potrebbero volerci ore lunghe e difficili sotto il sole per un guadagno giornaliero di solo 50 rupie. Ma l’Odisha è uno degli stati indiani più poveri, con un terzo della sua popolazione che vive in povertà nonostante le abbondanti risorse naturali e la dichiarata stabilità politica. Quindi un guadagno quotidiano relativamente costante è un’ancora di salvezza per una famiglia con poche altre entrate.

“Questo era il mio mondo”, dice Meerarani Hembram, mezzala della squadra nazionale di rugby femminile indiana. “Questo è quello che ho fatto per nutrire me stesso e la mia famiglia”. Da bambina trascorreva ore interminabili nel deposito della discarica, dove i rifiuti della vicina fabbrica Tata Steel venivano scaricati in cumuli. Nonostante vi fossero tanti di loro che lavoravano insieme nello stesso tempo, c’era abbastanza lavoro per tutti. Il suo primo guadagno, all’età di nove anni, era una stata una banconota sporca da 10 rupie. Quello che il commerciante di rottami l’aveva pagata in cambio di due chili di scorie e parecchie ore di lavoro da spezzare la schiena, che l’aveva lasciata con mani doloranti e sfregiate.
“Questo era il mio posto di lavoro prima del rugby.”

(Tradotto da Espn.com)

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In India il rugby aiuta le donne a trovare una condizione di parità
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