Almeno dai tempi dell’antica Grecia sappiamo che il nostro corpo è un sistema complesso che è importante mantenere in equilibrio (si chiama “stato di salute”).

Lo stato di salute

Lo stato di salute non è un concetto astratto e univoco, ma è un insieme di stati di equilibrio ciascuno dei quali ci consente una vita serena.

Ognuno di questi stati di equilibrio è intrinsecamente instabile, poiché tende a cambiare nel tempo. Le cause sono diverse: stile di vita, fattori ambientali, o semplicemente i naturali processi di invecchiamento.

Quando qualcosa interviene ad alterare significativamente il nostro equilibrio causando un peggioramento indiscutibile e misurabile delle nostre condizioni di vita, ecco che siamo in uno “stato di malattia”. Uno stato di malattia tipicamente presenta dei sintomi, il che permette ai medici di fare una diagnosi.

Parkinson e microbiota

Si pensa che una possibile origine della malattia di Parkinson sia da ricercarsi nell’alterazione del microbiota intestinale (composto da batteri, virus, protozoi e funghi). Tale alterazione può essere causata da fattori esterni come tossine nell’aria, nell’acqua, o nelle sostanze che ingeriamo (inclusi certi farmaci).

Il microbiota può essere immaginato come un organismo a se stante con cui noi conviviamo, e al quale forniamo delle sostanze chimiche in ingresso. Queste sono costituite dalle sostanze che ingeriamo. Il microbiota ci fornisce a sua volta delle sostanze chimiche in uscita, ad esempio delle importanti vitamine, ormoni, e neurotrasmettitori, essenziali per la nostra vita.

Inoltre il microbiota ci difende impedendo ai batteri e virus dannosi di penetrare nel sistema circolatorio e danneggiare altri organi del nostro corpo, come il cervello. Un microbiota danneggiato diventa quindi permeabile agli agenti dannosi.

Il trapianto del microbiota di persone sane sta dando risultati eccellenti in varie patologie, tra le quali anche il Parkinson, migliorando sia la costipazione che altri sintomi motori.

I benefici derivanti dal trapianto di microbiota sembra siano dovuti all’utilizzo dell’asse intestino-cervello. Il collegamento tra intestino e cervello avviene tramite il nervo vago. Il nervo vago sarebbe quindi coinvolto non solo nell’insorgere della patologia ma anche nel suo possibile trattamento.

Fonte: Parkinsonnewstoday

Non si butta niente
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Un pensiero su “Non si butta niente

  • 24 Maggio 2021 alle 13:55
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    Si peccato che il trapianto di microbiota non è possibile farlo se non si ha la retticolite ulcerosa e poi non sempre
    Allora dovremmo andare a Bratislava e per 10 .000 euro in una clinica dove non è previsto il ricovero sottoporci ad una infusione poi continuare a casa da soli con un catetere
    Sono 10 anni che se ne parla ci date la possibilità di provare?

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