In questi anni ho avuto modo di constatare sulla mia persona quanto la pigrizia sia stata il mio nemico numero uno.

Poiché pero’ un mondo in bianco e nero, dove esistono solo i tutti buoni e i tutti cattivi non mi ha mai soddisfatto, ho deciso di andare più a fondo sulla vicenda, chiedendomi se la pigrizia avesse anche degli aspetti positivi.

Il risultato dell’osservazione di me stesso e’ che per me la pigrizia e’ un meccanismo di difesa. Essere sempre all’erta e in modalità analitica e critica nei confronti del mondo che mi circonda e’ faticoso. Parecchio. E allora appena riesco ad identificare degli schemi che si ripetono li memorizzo in qualche parte del mio cervello e li riutilizzo “senza pensare”, in maniera semiautomatica.

Esempio: se devo andare in un posto nuovo, mi studio il percorso prima e mi pongo in modalità “bradirapido” per arrivarci in ampio anticipo ed evitare lo stress. Se ci devo ritornare, la modalità “bradipigro” e’ sufficiente: il percorso mi e’ noto, e salvo imprevisti lo stress e’ sicuramente inferiore.

Il problema e’ che a volte non mi rendo conto di quando e’ giunto il momento di accendere la modalità bradirapido, e quindi attivo la modalità bradipigro senza quasi rendermene conto.

Altro esempio: da un anno e mezzo a questa parte il mondo come lo conoscevamo e’ cambiato, e sta ancora cambiando. Il bradipigro che e’ in me ha inizialmente accettato la narrativa dominante, ma poi si e’ reso conto che qualcosa non andava, che sui mass media non c’era un confronto onesto e aperto tra idee diverse, presupposto imprescindibile di valori come libertà di pensiero e democrazia.

E’ allora che quei pochi neuroni ancora rimasti si sono attivati e ho cominciato a seguire anche (ma non solo) fonti diverse dai mass media, e questo mi ha aiutato molto a formarmi delle idee mie personali. Ad esempio ho capito che il mondo non si divide in pro-vax e no-vax, che le persone hanno tutte paura, magari di cose diverse, e che la paura va rispettata, anche perché e’ un grande motivatore.

C’e’ chi ha paura di un virus, chi ha paura di un vaccino, chi ha paura di non poter viaggiare, e in nome di questa paura fa cose irrazionali. Alla fine si tratta di decidere a cosa e a chi credere, ma se non si ascoltano tutte le campane, come si fa a decidere?

Il mio invito, per questa estate, e’ di prendervi un po’ di tempo per voi stessi e di farvi un’idea vostra sulla situazione. Una fonte alternativa di notizie che mi sento di consigliare e’ Byoblu, perché e’ finanziata dai cittadini e (ingiustamente) censurata da YouTube, e scusate se e’ poco.

Buona estate a tutti!

Sul pensiero critico e la pigrizia mentale
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Un pensiero su “Sul pensiero critico e la pigrizia mentale

  • 28 Giugno 2021 alle 14:32
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    Niente male! Condivido l’ipotesi che la pigrizia possa essere una difesa dall’eccesso di stimoli, per esempio.
    Quando devo fare attività informatiche stressanti…( Quando ho attivato lo SPID p.e.) interrompo ogni tanto, mi butto sul divano e faccio due parole crociate oppure preparo il sugo e poi ricomincio con la rottura informatica!!

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